il nemico invisibile
non rispetta nessuna razza
nessun credo
nessuno stato sociale
ora siamo tutti uguali.
Chi sono i ribelli? E perché questa domanda? Etimologicamente [dal lat. rebellis, der. Di rebellare “far guerra”] sono coloro che portano la guerra. È così non solo per l’etimo ma anche in senso evangelico: “Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a metter pace, ma spada.” [Mt 10,34].
Se anche Cristo dice di non essere messaggero di pace, c’è allora da prestare particolare attenzione ai rivoltosi, e soprattutto a quello cui intendono opporsi.
Mapi si dichiara libera e “irriverente” sin dalla poesia introduttiva; ma quale è l’oggetto del suo dissenso, contro chi e contro cosa si solleva la sua protesta?
La poetessa denuncia tout court il Potere, quello con la “p” maiuscola tanto per non confonderlo con qualcosa di diametralmente opposto.
Il Potere è dappertutto, ovunque non alberghi l’eticità dell’uomo o, in altre parole, l’Uomo.
(dalla prefazione di Sandro Angelucci)
Disponibile in ebook e in versione cartacea

I romanzi: “L’amore corre via internet”, Europa edizioni 2013, presentato alla Feltrinelli di Ancona e Pescara e alla Mondadori di Roma, oltre che in diretta su “Toscana mattina”, è stato candidato al premio Viareggio. “Storia di Carlo… ovvero il dolore di una madre”, Irda edizioni 2015, racconta la storia di un giovane di buona famiglia che per amore finisce nelle grinfie della mafia. Una storia vera di cui parlarono i giornali negli anni ‘80.
“Parole del cuore”, Irda edizioni 2016, silloge poetica presentato alla libreria Arion di Roma ottenendo un buon successo. “Colori dell’anima”, Irda edizioni 2016, “Poesie e dipinti”, poesie ispirate ai dipinti dell’artista forlinese Paolo La Bruna, presenti nell’opera. Le sue parole: “La poesia è il mio cuore, le mie angosce, i miei sogni le mie gioie le mie disperazioni. È la favola che mi solleva dagli incubi della notte, che mi guida quando il cielo è buio e senza luna. Quando le stelle brillano solo nel mio cuore, quando il mare urla nelle mie orecchie il dolore”.