Affidare le emozioni e il proprio messaggio alla poesia non è punto di arrivo, è punto di partenza dello splendido lavoro che compie il nostro animo per arrivare a comprendere e a dare un senso alla nostra esistenza.

Poesie raccolte

Stare dentro la realtà è un compito a volte meraviglioso, spesso faticoso. La nostra missione è riuscire a farlo senza negare le nostre verità, quello che siamo, quello che spesso non possiamo esprimere ma che fa profondamente parte di noi. La poesia è uno strumento silenzioso che risolve la nostra essenza stringendo un’alleanza con ciò che percepiamo; elaborando le immagini che rimangono dopo aver percorso un tratto, durante un cammino ancora in corso o mentre ricordiamo il passato, traducendole in suggestioni. Le intreccia magicamente nella penombra delle sensazioni, dei pensieri che si affollano, che chiedono urgenza, che vogliono dire perché…
Perso nella foresta urbana, l’uomo sente il bisogno di riconnettersi con la natura, per riscoprire se stesso e curare le ferite provocate dalla nevrosi e dall’alienazione dovute all’odierna vita frenetica in un mondo fragile.

Io, in questa foresta urbana, non mi ritrovo più

Io, in questa foresta urbana, non mi ritrovo più è una raccolta di poesie ma anche un racconto di chi in continuazione si perde e cerca di ritrovarsi, di trovare il proprio posticino in questa vita. Non è un percorso facile, ma un viaggio tormentato tra scoramento e rabbia, tra ripiegamento interiore e brama di vita. Con le sue poesie l’autore esprime il bisogno dell’uomo di riconnettersi con l’ambiente circostante, riscoprire la natura e, soprattutto, riconciliarsi con sé. In un mondo frenetico, ma al contempo alienante e pieno di ferite, l’io affronta questa sfida come può, ondeggiando tra la voglia…
Un percorso di ricerca interiore alla riscoperta del Sé segnato, in guisa di pietre miliari, da poesie brevi e brevissime, caratterizzate da un linguaggio chiaro e quasi rarefatto nella sua liricità.

Zazen

Zazen raccoglie poesie brevi e brevissime che tracciano un percorso di ricerca interiore alla riscoperta del Sé che, muovendo dalla descrizione di un privato dolore, approda alla presa di coscienza dell’intima unità del tempo e dello spazio in un’eternità costantemente in fieri. L’opera è caratterizzata da un linguaggio chiaro e conciso, quasi rarefatto nella sua liricità restituita dalla commistione di elementi del vivere quotidiano spesso umili e dei segni delle emozioni dell’autore, immerso nella natura e in perpetuo e serrato colloquio con il Sé all’interno di una mescolanza di bellezze universali e oggetti comuni, di caduco banale ed eterno sublime.…
Cantautrice e poetessa di talento, con la silloge “Oltre il visibile” Federica Messi guida il lettore alla contemplazione della natura e all'esplorazione dei sentimenti più intimi, in una celebrazione della vita in tutte le sue sfumature.

Oltre il visibile

Frutto di un’intensa attività di scrittura e di un profondo lavoro introspettivo, le poesie contenute in “Oltre il visibile” spaziano dalla contemplazione della natura all’esplorazione dei sentimenti più intimi, dalla riflessione sulla condizione umana alla celebrazione della vita in tutte le sue sfumature. La varietà dei temi è unita da un filo conduttore che è la ricerca di una verità personale, un tentativo di dare voce alle emozioni più profonde e universali. Alcune delle poesie di questa silloge sono nate come testi per le canzoni dell’autrice, espressione della sua doppia anima di poetessa e musicista. Tramite i QR Code presenti…
Solo socchiudendo gli occhi sarà possibile cogliere l’essenza delle cose, sentirne l’extra-materialità. Solo socchiudendo gli occhi riusciremo a ricevere le immagini dall’invisibile.

Immagini dall’invisibile

Un intero mondo, sottratto alla nostra percezione, potrà offrirsi al resto dei nostri sensi solo socchiudendo gli occhi. In tal modo, sarà possibile cogliere l’essenza delle cose, sentirne l’extra-materialità. Tutto ciò che si concede alla vista, infatti, non è che un’illusione; un astuto espediente della realtà, capace di adulare e sedurre pur di celare l’altro mondo. Solo socchiudendo gli occhi riusciremo a ricevere le immagini dall’invisibile. La silloge, che ne porta il titolo, si compone di ottanta poesie suddivise in tre sezioni: Alterità, Avanzi e Florilegio. Buona lettura… a occhi socchiusi! Roberto Tauro Disponibile in ebook e in versione cartacea
Una raccolta di liriche dall’andamento talora speculativo, derivato dalla professione filosofica dell’autore.

Pantaloni rosa

Una raccolta di liriche dall’andamento talora speculativo, derivato dalla professione filosofica dell’autore, divise in capitoli dai titoli programmatici – Ascolto della scienza, Contro il fondamentalismo, Il crollo, Ragazzo dai pantaloni rosa, Della poesia manchevole, I suoi fiumi, Disincanto – in ciascuno dei quali, poesia dopo poesia, sviscera l’argomento, lo nutre di esempi spesso presi dalla vita quotidiana e trae conclusioni difficilmente oppugnabili. Disponibile in ebook e in versione cartacea
Gli strappi di una vita, con la violenza necessaria al loro esistere, sono possibilità del nuovo, sono rottura di un equilibrio esistenziale spesso radicato nell'abitudine. I versi della raccolta suggeriscono il coraggio di non ripararli, ma di interrogarsi su quello che la vista coglie nelle aperture create e contemplare l'oltre, un luogo dove incontrare finalmente se stessi.

Strappi

Uno strappo non lo si augura a sé stessi né a chi si vuole bene. Porta con sé l’idea del danno, la fatica del riparare. Gli strappi di una vita, con la violenza necessaria al loro esistere, sono possibilità del nuovo. Sono rottura di un equilibrio esistenziale spesso radicato nell’abitudine, nell’inerzia, nella paura di compromettere ciò che abbiamo ottenuto. Ma nell’essere umano il desiderio di spingersi nell’ignoto, di andare oltre i confini del conosciuto, anche a un costo molto alto, quello della propria sopravvivenza, è presenza altrettanto forte e allora si tratta di nutrire la parte di sé che anela…
Il nocciolo della missione poetica propugnata dall’autore sembra ricondursi alla volontà dello stesso di rendersi testimone e sostenitore di un poiesis che disdegna le tenebre e la mortificazione nel dolore, mirando, invece, alla luce, che si fa elogio alla vita e che è gloria in ogni nome di chi è venuto al mondo grazie ad un atto d’amore” (Stefania Giammillaro).

Di padre in giglio

Un dialogo fatto di voci, di gesti, di timidi balbettii, di muti sguardi tra un padre e il suo bambino, parole che dal chiasso di una casa viva mutano forma nella contemplazione della poesia. Il tempo si ferma al momento della venuta al mondo del nuovo figlio; Dio si dimentica di far sbocciare l’inverno, poiché tutti gli sguardi si posano su una stanza d’ospedale, sui volti della madre e della sua creatura. In “Di padre in giglio” Negrato racconta quali sono il segreto e la meraviglia di qualunque paternità. “Il nocciolo della missione poetica propugnata dall’autore sembra, dunque, ricondursi alla…
Poesie che riflettono sulla fragilità dell’essere umano, sull’inutilità di alcune battaglie e sulla difficoltà di trovare pace e redenzione. Un viaggio poetico che invita il lettore a riflettere profondamente sulla propria esistenza, sul proprio “errare” nel mondo e sulle proprie emozioni.

Errare

La raccolta poetica “Errare” esplora profondamente i temi dell’auto-percezione, dell’alienazione e della lotta interiore. Per mezzo di queste poesie intense l’autrice cerca di esprimere il tormento di vivere in un mondo costruito dalla propria mente, dove la solitudine e l’incomprensione predominano. L’amore è visto come un terreno complesso e doloroso, sottolineato da un appello a essere amati nella totalità della propria persona, con tutti i difetti e le debolezze. Le poesie riflettono sulla fragilità dell’essere umano, sull’inutilità di alcune battaglie e sulla difficoltà di trovare pace e redenzione. La raccolta è una meditazione sulla sofferenza, sull’orgoglio, sull’amore e sulla ricerca…
Quella di Colacrai è una poesia in cui si può persino avvertire l’odore della pelle (ma anche del sole della neve del sangue) così come il tanfo delle prigioni in cui si consumano agonie silenziose. Il verso a tratti si dilata, facendosi narrazione.

Ritratto del poeta in autunno

I versi di Colacrai traggono linfa dalla dimensione della storia di un genere umano che sembra aver smarrito le sue insegne e crocifigge gli angeli cui è toccata la stimmata della non conformità alla massa. […] È una poesia in cui si può persino avvertire l’odore della pelle (ma anche del sole della neve del sangue) così come il tanfo delle prigioni in cui si consumano agonie silenziose. Il verso a tratti si dilata facendosi narrazione; rifugge la cantabilità ma ha una sua musica tutta interiore che il lettore attento avverte distintamente. Le immagini germinano le une dalle altre, mai…