Cantautrice e poetessa di talento, con la silloge “Oltre il visibile” Federica Messi guida il lettore alla contemplazione della natura e all'esplorazione dei sentimenti più intimi, in una celebrazione della vita in tutte le sue sfumature.

Oltre il visibile

Frutto di un’intensa attività di scrittura e di un profondo lavoro introspettivo, le poesie contenute in “Oltre il visibile” spaziano dalla contemplazione della natura all’esplorazione dei sentimenti più intimi, dalla riflessione sulla condizione umana alla celebrazione della vita in tutte le sue sfumature. La varietà dei temi è unita da un filo conduttore che è la ricerca di una verità personale, un tentativo di dare voce alle emozioni più profonde e universali. Alcune delle poesie di questa silloge sono nate come testi per le canzoni dell’autrice, espressione della sua doppia anima di poetessa e musicista. Tramite i QR Code presenti…
Solo socchiudendo gli occhi sarà possibile cogliere l’essenza delle cose, sentirne l’extra-materialità. Solo socchiudendo gli occhi riusciremo a ricevere le immagini dall’invisibile.

Immagini dall’invisibile

Un intero mondo, sottratto alla nostra percezione, potrà offrirsi al resto dei nostri sensi solo socchiudendo gli occhi. In tal modo, sarà possibile cogliere l’essenza delle cose, sentirne l’extra-materialità. Tutto ciò che si concede alla vista, infatti, non è che un’illusione; un astuto espediente della realtà, capace di adulare e sedurre pur di celare l’altro mondo. Solo socchiudendo gli occhi riusciremo a ricevere le immagini dall’invisibile. La silloge, che ne porta il titolo, si compone di ottanta poesie suddivise in tre sezioni: Alterità, Avanzi e Florilegio. Buona lettura… a occhi socchiusi! Roberto Tauro Disponibile in ebook e in versione cartacea
Una raccolta di liriche dall’andamento talora speculativo, derivato dalla professione filosofica dell’autore.

Pantaloni rosa

Una raccolta di liriche dall’andamento talora speculativo, derivato dalla professione filosofica dell’autore, divise in capitoli dai titoli programmatici – Ascolto della scienza, Contro il fondamentalismo, Il crollo, Ragazzo dai pantaloni rosa, Della poesia manchevole, I suoi fiumi, Disincanto – in ciascuno dei quali, poesia dopo poesia, sviscera l’argomento, lo nutre di esempi spesso presi dalla vita quotidiana e trae conclusioni difficilmente oppugnabili. Disponibile in ebook e in versione cartacea
Gli strappi di una vita, con la violenza necessaria al loro esistere, sono possibilità del nuovo, sono rottura di un equilibrio esistenziale spesso radicato nell'abitudine. I versi della raccolta suggeriscono il coraggio di non ripararli, ma di interrogarsi su quello che la vista coglie nelle aperture create e contemplare l'oltre, un luogo dove incontrare finalmente se stessi.

Strappi

Uno strappo non lo si augura a sé stessi né a chi si vuole bene. Porta con sé l’idea del danno, la fatica del riparare. Gli strappi di una vita, con la violenza necessaria al loro esistere, sono possibilità del nuovo. Sono rottura di un equilibrio esistenziale spesso radicato nell’abitudine, nell’inerzia, nella paura di compromettere ciò che abbiamo ottenuto. Ma nell’essere umano il desiderio di spingersi nell’ignoto, di andare oltre i confini del conosciuto, anche a un costo molto alto, quello della propria sopravvivenza, è presenza altrettanto forte e allora si tratta di nutrire la parte di sé che anela…
Il nocciolo della missione poetica propugnata dall’autore sembra ricondursi alla volontà dello stesso di rendersi testimone e sostenitore di un poiesis che disdegna le tenebre e la mortificazione nel dolore, mirando, invece, alla luce, che si fa elogio alla vita e che è gloria in ogni nome di chi è venuto al mondo grazie ad un atto d’amore” (Stefania Giammillaro).

Di padre in giglio

Un dialogo fatto di voci, di gesti, di timidi balbettii, di muti sguardi tra un padre e il suo bambino, parole che dal chiasso di una casa viva mutano forma nella contemplazione della poesia. Il tempo si ferma al momento della venuta al mondo del nuovo figlio; Dio si dimentica di far sbocciare l’inverno, poiché tutti gli sguardi si posano su una stanza d’ospedale, sui volti della madre e della sua creatura. In “Di padre in giglio” Negrato racconta quali sono il segreto e la meraviglia di qualunque paternità. “Il nocciolo della missione poetica propugnata dall’autore sembra, dunque, ricondursi alla…
Poesie che riflettono sulla fragilità dell’essere umano, sull’inutilità di alcune battaglie e sulla difficoltà di trovare pace e redenzione. Un viaggio poetico che invita il lettore a riflettere profondamente sulla propria esistenza, sul proprio “errare” nel mondo e sulle proprie emozioni.

Errare

La raccolta poetica “Errare” esplora profondamente i temi dell’auto-percezione, dell’alienazione e della lotta interiore. Per mezzo di queste poesie intense l’autrice cerca di esprimere il tormento di vivere in un mondo costruito dalla propria mente, dove la solitudine e l’incomprensione predominano. L’amore è visto come un terreno complesso e doloroso, sottolineato da un appello a essere amati nella totalità della propria persona, con tutti i difetti e le debolezze. Le poesie riflettono sulla fragilità dell’essere umano, sull’inutilità di alcune battaglie e sulla difficoltà di trovare pace e redenzione. La raccolta è una meditazione sulla sofferenza, sull’orgoglio, sull’amore e sulla ricerca…
Come ci si sente a portare con sé mezza luna, perché tutta illumina troppo? È di questa metà che si parla nella silloge, metà cuore pieno di amore e l’altra metà oscurato dal dolore, come quel calzino spaiato che non trova mai il compagno e quando lo trova si illude che sia perfetto.

La vita (in)felice dei calzini spaiati

Come ci si sente a portare con sé mezza luna, perché tutta illumina troppo? È come stare a metà tra la sabbia e il mare, come guardare una barca sulla riva che sta affondando, come scrivere un nome sulla sabbia ma troppo vicino al bagnasciuga. Non è la perfezione, è l’illusione di poter raggiungere la felicità, ma è sempre e solo la metà di quello che si desidera. È di questa metà che si parla nella silloge, metà cuore pieno di amore e l’altra metà oscurato dal dolore, dalla sofferenza e dalla depressione. È il bicchiere mezzo vuoto, perché quando…
Le parole usate come una rete per attirare l’ingenuo lettore o la sensibile lettrice nella pericolosa rete della poesia e costringerlo, di stanza in stanza, con continui cambi di scena, a spiccare il volo.

È masticare sassi

Stefania Torri usa le parole con la giusta attenzione, per attirare chi legge nella rete (pericolosa, quando è verità e bellezza, forza e mitezza) della poesia. Una volta catturato, l’ingenuo lettore / la sensibile lettrice ha un solo destino: entrare di stanza in stanza, una dopo l’altra (ottanta, in tutto). Solo una persiana è aperta / e dietro a quella socchiusa c’è tanto da spiare, materiale narrativo in versi che stimola una propria fantasia. C’è anche lei, l’autrice, con continui cambi di scena e di vestiti, di espressioni e di “modi poetici”. Come a teatro. Con una naturalezza che impressiona,…
Il gioco delle parti è il filo conduttore di queste poesie, nelle quali l’intensità della vita e la corsa per tagliare un traguardo che sembra invece allontanarsi sempre di più costituiscono il tema che l’autrice si ritrova ad affrontare poesia dopo poesia.

Sorsi di vita

Vita e morte, gioia e tristezza, amore e dolore. Il gioco delle parti è il filo conduttore di queste poesie. L’intensità della vita e la corsa per tagliare un traguardo che sembra invece allontanarsi sempre di più costituiscono il tema che l’autrice si ritrova ad affrontare poesia dopo poesia, altalenando fra l’annaspare e lunghi respiri di sollievo. Porta su carta emozioni e parole piuttosto amare, ma sempre accompagnate da un pizzico di dolcezza. Un libro per chi sa percepire prima di conoscere. Disponibile in ebook e in versione cartacea
Leggera come la pietra da cui prende il nome, questa silloge raccoglie riflessioni e pensieri sparsi, a volte seri altre no; è un passatempo che è servito all’autore per conoscersi meglio e allo stesso scopo è offerto al lettore.

Come pietra pomice

La pietra pomice è solo un sasso e in quanto tale non vale granché. Il suo aspetto non è assimilabile a quello puro delle pietre preziose, tuttavia ha un forte valore simbolico. Grazie alla sua struttura porosa come la natura umana, la pietra pomice assorbe gli umori, le delusioni, i dispiaceri che affliggono la nostra coscienza, fluttuando, leggera, negli abissi dell’anima, planando sugli ostacoli che la vita ci pone davanti. “Come pietra pomice” racconta di riflessioni, pensieri sparsi, a volte seri altre no, è un passatempo oppure un inganno, lieve, che è servito per conoscermi meglio e a occupare la…