Di padre in giglio

Il nocciolo della missione poetica propugnata dall’autore sembra ricondursi alla volontà dello stesso di rendersi testimone e sostenitore di un poiesis che disdegna le tenebre e la mortificazione nel dolore, mirando, invece, alla luce, che si fa elogio alla vita e che è gloria in ogni nome di chi è venuto al mondo grazie ad un atto d’amore” (Stefania Giammillaro).
Il nocciolo della missione poetica propugnata dall’autore sembra ricondursi alla volontà dello stesso di rendersi testimone e sostenitore di un poiesis che disdegna le tenebre e la mortificazione nel dolore, mirando, invece, alla luce, che si fa elogio alla vita e che è gloria in ogni nome di chi è venuto al mondo grazie ad un atto d’amore” (Stefania Giammillaro).

Un dialogo fatto di voci, di gesti, di timidi balbettii, di muti sguardi tra un padre e il suo bambino, parole che dal chiasso di una casa viva mutano forma nella contemplazione della poesia. Il tempo si ferma al momento della venuta al mondo del nuovo figlio; Dio si dimentica di far sbocciare l’inverno, poiché tutti gli sguardi si posano su una stanza d’ospedale, sui volti della madre e della sua creatura. In “Di padre in giglio” Negrato racconta quali sono il segreto e la meraviglia di qualunque paternità.
“Il nocciolo della missione poetica propugnata dall’autore sembra, dunque, ricondursi alla volontà dello stesso di rendersi testimone e sostenitore di un poiesis che disdegna le tenebre e la mortificazione nel dolore, mirando, invece, alla luce, che si fa elogio alla vita e che è gloria in ogni nome di chi è venuto al mondo grazie ad un atto d’amore” (dalla prefazione di Stefania Giammillaro).

Disponibile in ebook e in versione cartacea

Claudio Negrato
Claudio Negrato (Venezia, 1982), dottore di ricerca in Italianistica presso le università Ca’ Foscari di Venezia e Paris 8, insegna Letteratura italiana in un istituto secondario della Riviera del Brenta e tiene corsi di scrittura creativa.
Alcuni interventi su lingua e linguaggi di Ludovico Ariosto e di Gasparo Contarini sono stati pubblicati in volumi accademici.
Nel 2023 ha esordito con la silloge “Sentire il gusto della luna” (Edizioni Tripla E).
Per Carmina ha pubblicato “Ho sete di cuore”, “Cercando di non essere invano”.

claudionegrato@yahoo.it

carmin_Admin

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