Nel giardino dell’Eden non c’è solo pace. C’è il caos delle emozioni, dei desideri e delle paure; ci sono lupi, demoni e arpie. In questo spazio di tensione e di conflitto, la speranza emerge come un filo invisibile, portato dall’amore, dalla musica e dalla capacità di abbracciare la propria verità.

Nei magnifici giardini dell’Eden corrono lupi, demoni e arpie

"Nei magnifici giardini dell'Eden corrono lupi, demoni e arpie" è una silloge che esplora il tumulto dell'anima e la forza nascosta nella vulnerabilità. Rita Angelelli ci guida in un viaggio di rinascita e di crescita personale, in cui le cicatrici diventano segni di resilienza e i sogni si intrecciano con la realtà. Nel giardino dell’Eden non c’è solo pace. C’è il caos delle emozioni, dei desideri e delle paure; i lupi simboleggiano la solitudine e la forza interiore, i demoni rappresentano le nostre ombre più oscure e le arpie incarnano le voci del passato che non smettono di sussurrarci. In…
Come ci si sente a portare con sé mezza luna, perché tutta illumina troppo? È di questa metà che si parla nella silloge, metà cuore pieno di amore e l’altra metà oscurato dal dolore, come quel calzino spaiato che non trova mai il compagno e quando lo trova si illude che sia perfetto.

La vita (in)felice dei calzini spaiati

Come ci si sente a portare con sé mezza luna, perché tutta illumina troppo? È come stare a metà tra la sabbia e il mare, come guardare una barca sulla riva che sta affondando, come scrivere un nome sulla sabbia ma troppo vicino al bagnasciuga. Non è la perfezione, è l’illusione di poter raggiungere la felicità, ma è sempre e solo la metà di quello che si desidera. È di questa metà che si parla nella silloge, metà cuore pieno di amore e l’altra metà oscurato dal dolore, dalla sofferenza e dalla depressione. È il bicchiere mezzo vuoto, perché quando…
Non una scrittrice che compone poesia ma poesia che crea e redime l’autrice. Non presuntuosi versi di nicchia ma arte viva, questo è “D’un tiranno, d’una donna, d’una vita”

D’un tiranno, d’una donna, d’una vita

Avete mai bramato la fine? Sofia Mundo lo ha fatto, scoprendo di aver bisogno di scrivere, non di morire. Non approcciatevi a “D’un tiranno, d’una donna, d’una vita” come ad un libro di poesie: è molto di più. Contiene l’immenso mistero della catarsi che si cela nella poesia, unica compagna capace di guardare dentro l’autrice, svelare ciò che i ragionamenti non riescono a comprendere. Guarda oltre, la poesia, vede dentro. Lì dove la realtà anela alla distruzione, la poesia scava fino a trovare pietà. Una tenera pietà. Non una scrittrice che compone poesia ma poesia che crea e redime l’autrice:…
Un lungo percorso, una necessità di cambiamento rimasta inespressa per molti anni, poi, finalmente, nello specchio un sorriso.

Percorsi silenziosi

Percorsi silenziosi: una raccolta di poesie che copre un arco temporale di venticinque anni. Un lungo percorso che per tanto tempo è rimasto sottotraccia. Una necessità di cambiamento rimasta inespressa per lunghi anni perché compensata dall’appartenenza ad un nucleo familiare in cui l’autrice aveva trovato l’altra metà di sé. Percorsi che però, alla fine, irrompono nella quotidianità, stravolgendola e mettendo in luce la consapevolezza di essere, nella profondità del proprio io, altro rispetto a quello che l’evidenza corporea esprime. Abissi è la sezione che raccoglie le poesie scritte in questa difficilissima fase della vita dell’autrice: poesie sofferte, dolorose, che esprimono…
Riflessioni e poesie: quello che non sono riuscita a dire a voce alta a me stessa e alle persone che avevo accanto.

Un’altra vita

La vita è quello che ti accade mentre sei impegnato a fare altro. È così che ho vissuto i miei primi cinquant’anni: mi sono fatta attraversare e asfaltare dal benessere economico, sopprimendo il mio io, pensando di stare bene così come stavo, al riparo di una casa e circondata da molti oggetti, poi, improvvisamente, mi sono accorta che la vita è altro. Le riflessioni e le poesie contenute in questa raccolta sono il riepilogo dei miei pensieri, quello che non sono riuscita a dire a voce alta a me stessa e alle persone che avevo accanto.07 Disponibile in ebook e…
Un percorso tra versi intimi e meditazioni più riflessive con le quali Rita Angelelli affronta il tema della violenza di genere.

Ceramiche a capodanno

In un percorso tra versi intimi e meditazioni più riflessive con le quali Rita Angelelli affronta il tema della violenza di genere, questo libro fornisce una congrua immagine –in termini letterari – di quanto la cronaca giornalmente ci informa: stupri, violenze psicologiche, casi di abuso, stalking serrato, minacce sino ad arrivare all’epilogo più truce, la morte. Con un metro poetico equilibrato ricco di anafore e tautologie e un utilizzo lessicale di terminologie tecnicamente avulse al genere di riferimento, la Nostra ci parla di storie vissute e di storie degli altri, di amare vicende di dolore ed emarginazione domestica dove l’uomo…