Versi che hanno un legame profondo con la Musica, perché chi li ha scritti li canta dentro di sé. L’afflato lirico di questi Segreti canti d’incantato disincanto consiste nello spazio in cui l’anima conferisce con altre anime in un luogo appartato, le pagine di questo libro, solo in questo luogo e nessun altro.

Segreti canti d’incantato disincanto

La segretezza di questa parola poetica è un potente atto d’amore verso la poesia, per restituirle una sua dignità “mistica”, “oracolare”. Questo non è un prodotto pop. Noi siamo persone, ognuno di noi è persona nell’accezione latina del termine, “maschera”. Viene in mente Pirandello, ma anche il film di Bergman. La nostra esistenza si può svelare soltanto nell’incontro con gli altri, noi prendiamo forma soltanto agli occhi degli altri, quando ci vedono e forse proprio lì cominciamo a ragionare su noi stessi, quando incontriamo gli altri. Questi canti sono segreti, perché è stata precipua scelta dei due autori quella di…
A volte rivedo il passato / come realtà del mio presente… La nuova silloge di Mapi ci porta nel suo sogno, vissuto nel presente, ancorato nel passato, e fatto d’amore.

Molecole d’amore

“Il dolore di non amarti e averti / non è forte come non averti e amarti così tanto.” È Mapi stessa a scriverlo: “A volte rivedo il passato / come realtà del mio presente / allora ti chiedo / dammi vita, respiro e / un sorriso per riempire / la stanza silenziosa / della mia vita ignorata!”. I versi iniziali sono specchio fedele della sua vita, ma sarebbe un errore considerarli una sorta di sogno: il passato può rivivere, a condizione che si sia consapevoli di essere comunque qui, adesso. Disponibile in ebook e in versione cartacea