Poesie che curano: voci familiari, presenze perdute e amore ritrovato che sussurra all’anima e la guida fuori dal silenzio.

Poesie d’amore

In questa raccolta Alessandra Girgenti affida alla poesia le voci del cuore: i vissuti familiari, le presenze perdute e quelle che restano. Con linguaggio semplice e carezzevole, i testi scandiscono l’amore nelle sue molteplici forme – dalla tenerezza ai silenzi del dolore, dal nido vuoto al desiderio che rinnova la vita. “Cinque minuti” e “A mio Padre” intrecciano la memoria dei genitori con l’enigma della morte; “Innamorati” celebra l’unicità del sentimento; “Manine” custodisce la gioia infantile come memoria indispensabile. Poesia identitaria e consolatoria, queste liriche invitano all’ascolto di sé, liberano emozioni sopite e restituiscono all’anima la via dell’amore. Disponibile in…
Un viaggio tra i silenzi e le crepe della vita, ascoltando voci dimenticate, per scoprire come la bellezza segreta nasca dai gesti più piccoli.

Guarda dove non hai mai guardato

Ci sono strade che percorriamo senza mai davvero vederle. Ci sono sogni che bussano piano, chiedendoci solo di fermarci, di ascoltare. In queste pagine, si cammina tra città che respirano stanchezza e speranza, tra paesi che conservano il profumo delle promesse mantenute a metà. Si ascoltano voci dimenticate, passi che non fanno rumore, desideri taciuti che continuano a brillare anche quando nessuno li guarda. Qui, ogni crepa è una possibilità, ogni silenzio è una storia che aspetta di essere raccontata. È poesia che nasce dai gesti semplici, dalle mani che resistono, dagli occhi che, pur stanchi, continuano a cercare bellezza.…
Nel giardino dell’Eden non c’è solo pace. C’è il caos delle emozioni, dei desideri e delle paure; ci sono lupi, demoni e arpie. In questo spazio di tensione e di conflitto, la speranza emerge come un filo invisibile, portato dall’amore, dalla musica e dalla capacità di abbracciare la propria verità.

Nei magnifici giardini dell’Eden corrono lupi, demoni e arpie

"Nei magnifici giardini dell'Eden corrono lupi, demoni e arpie" è una silloge che esplora il tumulto dell'anima e la forza nascosta nella vulnerabilità. Rita Angelelli ci guida in un viaggio di rinascita e di crescita personale, in cui le cicatrici diventano segni di resilienza e i sogni si intrecciano con la realtà. Nel giardino dell’Eden non c’è solo pace. C’è il caos delle emozioni, dei desideri e delle paure; i lupi simboleggiano la solitudine e la forza interiore, i demoni rappresentano le nostre ombre più oscure e le arpie incarnano le voci del passato che non smettono di sussurrarci. In…
solo in autorotazione recupero i battiti, ma l’impazienza della poesia mi ha insegnato a volare.

Vuoti d’aria

Essenziale, limpida, antiretorica, meditativa: è “Vuoti d’aria” la nuova silloge di Moka. Le sue poesie sono dotate di quel senso di poeticità emanato da ogni atto della vita quando lo si indaga a fondo, fino alla radice derivante dagli impulsi dell’anima. (Claudio Ardigò) Disponibile in ebook e in versione cartacea