I versi ritrovati

La silloge “I versi ritrovati” rappresenta un viatico attraverso il quale è possibile ritrovare la poesia perduta dentro di noi. Cinquantaquattro poesie non solo da leggere, ma da guardare come acquerelli.

La silloge “I versi ritrovati” rappresenta un viatico attraverso il quale è possibile ritrovare la poesia perduta dentro di noi.
Nasciamo tutti artisti, e l’evidenza la possiamo scorgere nei bambini, che ostentano senza soluzione di continuità e con irrefrenabile gioia le loro innate creatività e fantasia.
Queste cinquantaquattro poesie costituiscono un viaggio a ritroso nel tempo, alla ricerca delle parole perdute e della felicità attraverso la polisemia e la fonemìa delle parole, alla ricerca dell’incanto attraverso il significato e il significante.
Le poesie si rincorrono idealmente dentro un teatro, metafora della vita, in cui va sempre in scena il dubbio atavico se sia l’arte a imitare la vita o la vita a imitare l’arte.

Disponibile in versione cartacea

Nuccio Castellino
Nuccio Castellino nasce nel 1961 a Palma di Montechiaro, un paese adagiato all’ombra della Valle dei Templi, e dopo la Laurea in Lingue e Letterature straniere si trasferisce a Roma, dove tuttora vive, e lavora all’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.
Funambolo delle parole, come ama definirsi, e autore prolifico, ha scritto due romanzi, decine di racconti, centinaia di poesie, aforismi, canzoni e recensioni per il cinema, il teatro e la pittura.
Per la sua opera ha ottenuto diversi importanti riconoscimenti e molte delle poesie presenti nella raccolta “I versi ritrovati” sono state premiate in alcuni tra le più importanti manifestazioni nazionali e internazionali.

carmin_Admin

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *