Ciò che si può leggere fra le righe di questa poesia è ciò che si può cogliere fra le righe del mondo: discriminazione razziale, violenza di genere, crisi climatica, immigrazione, sbarchi, confini, prigioni, guerre, salute mentale e così via. Un’opera tanto sovversiva quanto sperimentale.
Un’opera tanto sovversiva quanto sperimentale: ciò che si può leggere fra le righe di questa poesia è ciò che si può cogliere fra le righe del mondo. E mentre il tempo della nostra contemporaneità detta il ritmo dei versi, le parole sono tratte dalla più urgente attualità: discriminazione razziale, violenza di genere, crisi climatica, immigrazione, sbarchi, confini, prigioni, guerre, salute mentale e così via. L’istanza di cui l’opera si fa portavoce propone una radicale denuncia del contesto sociale e umano in cui siamo calati. L’incessante performatività in ogni ambito della vita e la precarizzazione dell’esistenza influenzano sostanzialmente lo sviluppo epidemico di ansia, depressione e isolamento sociale. E, non di meno, battono il sentiero verso dinamiche alienanti, isolanti e di sopraffazione. L’impianto contenutistico si propone allora di criticizzare, decostruire e reinventare il nostro rapporto con l’altro e con il mondo, in una chiave sempre ironica e profondamente nuova. Messe in luce le aporie più manifeste radicate all’interno della nostra realtà, il passo ulteriore è liberarsi. Che sia da schemi imposti o che siano versi.
Disponibile in ebook e in versione cartacea
Nicoletta Grammatico

Nicoletta Grammatico nasce a Siracusa nel 1998. Si laurea in Filologia Moderna all’Università di Padova con una tesi dal titolo “Vietato vietare: Nanni Balestrini e la poetica dell’opposizione”. Nel 2020, autopubblica la sua prima raccolta, a metà fra prosa in versi e poesia, titolata “Di rampicanti effetti stralunati”. Nel 2022, vince il riconoscimento speciale della giuria nel concorso internazionale “Ossi di seppia”, conquistando la pubblicazione di alcune sue poesie in un’antologia dedicata. Durante gli studi universitari approfondisce le proprie conoscenze presso case editrici locali: dapprima con Ventura Edizioni, con cui collabora come tirocinante. Poi con Edizioni Malamente, rivista e casa editrice indipendente marchigiana, in cui entra a far parte del collettivo redazionale agli inizi del 2023. Con Malamente scrive di consultori, aborto, carceri, diritto all’abitare e promuove iniziative poetiche all’insegna di una critica sociale e politica profondamente radicale. Nel 2024 forma, insieme ad altre tre poetesse della sua città, il collettivo letterario “Circolo Letterario Al Termine dell’Universo”, che le vede impegnate nell’organizzazione di serate poetiche volte alla valorizzazione di un discorso letterario che sia il più orizzontale, aperto e inclusivo possibile.
Alcune delle sue poesie sono comparse in riviste (Malamente, Nido di gazza), mentre altre sono state incluse nell’antologia 2024 di “Opera Uno”.