Ho sete di cuore

Un viaggio dell’anima che si rapporta con gli affetti e con la realtà verdeggiante della Riviera del Brenta, bagnata dal fiume dell’aristocrazia veneta. L’anima è un vero e proprio oggetto messo in esposizione, come in un museo, mentre talvolta è un cantiere aperto.
Un viaggio dell’anima che si rapporta con gli affetti e con la realtà verdeggiante della Riviera del Brenta, bagnata dal fiume dell’aristocrazia veneta. L’anima è un vero e proprio oggetto messo in esposizione, come in un museo, mentre talvolta è un cantiere aperto.

Fuoco e focolare, passione e affetti: la poesia di un campo di papaveri accende, attraverso il rossore della pelle del fiore, i fotogrammi di una quotidiana esistenza, nella quale anime sensibili si incrociano, si sfiorano, sospirano e camminano al proprio destino. Il fiore di maggio è il fil rouge che tiene unito questo bouquet di poesie.

Abbiamo sete di cuore: la poesia svela delicatamente come siamo fatti per amare e per essere amati. La poesia mette a nudo l’anima, la quale si presenta con la propria esposizione di sentimenti e di vivide emozioni ed è messa in mostra come tra le sale di un museo.
Particolare è la sezione “L’ultimo gesto”, interamente dedicata agli allievi del poeta-professore.

Disponibile in ebook e in versione cartacea

Claudio Negrato
Claudio Negrato (Venezia, 1982), dottore di ricerca in Italianistica presso le università Ca’ Foscari di Venezia e Paris 8, insegna Letteratura italiana in un istituto secondario della Riviera del Brenta e tiene corsi di scrittura creativa.
Alcuni interventi su lingua e linguaggi di Ludovico Ariosto e di Gasparo Contarini sono stati pubblicati in volumi accademici.
Nel 2023 ha esordito con la silloge “Sentire il gusto della luna” (Edizioni Tripla E).
Per Carmina ha pubblicato “Ho sete di cuore”, “Cercando di non essere invano”.

claudionegrato@yahoo.it

carmin_Admin

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