Leggera come la pietra da cui prende il nome, questa silloge raccoglie riflessioni e pensieri sparsi, a volte seri altre no; è un passatempo che è servito all’autore per conoscersi meglio e allo stesso scopo è offerto al lettore.
La pietra pomice è solo un sasso e in quanto tale non vale granché.
Il suo aspetto non è assimilabile a quello puro delle pietre preziose, tuttavia ha un forte valore simbolico.
Grazie alla sua struttura porosa come la natura umana, la pietra pomice assorbe gli umori, le delusioni, i dispiaceri che affliggono la nostra coscienza, fluttuando, leggera, negli abissi dell’anima, planando sugli ostacoli che la vita ci pone davanti.
“Come pietra pomice” racconta di riflessioni, pensieri sparsi, a volte seri altre no, è un passatempo oppure un inganno, lieve, che è servito per conoscermi meglio e a occupare la mente nei miei giorni vuoti.
Disponibile in ebook e in versione cartacea
Dario Lerro

Dopo la maturità classica, ha studiato economia all’università “Parthenope”di Napoli.
Dal 2010 si è trasferito a Parigi, dove ha conseguito il master 1 in “Économie Internationale”.
A Parigi, si avvicina all’arte nelle sue diverse forme tra le quali il disegno e la fotografia che pratica come hobby.
Più tardi, nel periodo della pandemia, inizia a dedicarsi alla scrittura. L’esercizio gli risulta piacevole, quasi un anestetico, rivelandosi al tempo stesso un metodo efficace per esorcizzare i suoi malesseri e dare libero sfogo ai suoi stati d’animo.
“Come pietra pomice” è la sua prima silloge poetica.