Ritratto del poeta in autunno

Quella di Colacrai è una poesia in cui si può persino avvertire l’odore della pelle (ma anche del sole della neve del sangue) così come il tanfo delle prigioni in cui si consumano agonie silenziose. Il verso a tratti si dilata, facendosi narrazione.
Quella di Colacrai è una poesia in cui si può persino avvertire l’odore della pelle (ma anche del sole della neve del sangue) così come il tanfo delle prigioni in cui si consumano agonie silenziose. Il verso a tratti si dilata, facendosi narrazione.

I versi di Colacrai traggono linfa dalla dimensione della storia di un genere umano che sembra aver smarrito le sue insegne e crocifigge gli angeli cui è toccata la stimmata della non conformità alla massa. […] È una poesia in cui si può persino avvertire l’odore della pelle (ma anche del sole della neve del sangue) così come il tanfo delle prigioni in cui si consumano agonie silenziose. Il verso a tratti si dilata facendosi narrazione; rifugge la cantabilità ma ha una sua musica tutta interiore che il lettore attento avverte distintamente. Le immagini germinano le une dalle altre, mai scontate; alcune si imprimono nella memoria. […] Se questa silloge – alle porte dell’autunno – ci inchioda alle tante croci di cui ignoriamo l’esistenza – e da cui molti non si sentono toccati – la sua è anche una poesia in cui percepisci la forza della speranza, nell’auspicio che ci siano figure come quel padre-professore quasi sulla soglia della raccolta, “con il coraggio che bruciava come un’instancabile stella cometa”.
(Dalla Postfazione di Gianni Antonio Palumbo)

Disponibile in ebook e in versione cartacea

 Recensione di Maria Cristina Folino 


Davide Rocco Colacrai
Giurista e Criminologo, Davide Rocco Colacrai partecipa da sedici anni ai Concorsi Letterari e ha conseguito oltre mille riconoscimenti, anche internazionali, tra i quali quattro Premi alla Carriera, due volte la Medaglia d’oro per la Poesia conferita dall’AIAM (Accademia Internazionale di Arte Moderna di Roma), un Premio al Merito Culturale conferito dalla Universum Academy Switzerland e la Medaglia del Presidente della Repubblica. È stato confermato inoltre Ambasciatore del Premio Nosside nel mondo anche per il 2024.
Con Le Mezzelane ha pubblicato Istantanee Donna – Poesie al femminile (2017, tredici premi), Asintoti e altre storie in grammi (2019, tre premi), Della stessa sostanza dei padri – Poesie al maschile (2021, tre premi) e D come Davide – Storie di plurali al singolare (2023, sette premi).

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