Un linguaggio che attraversa giorni e stagioni in maniera orizzontale: la città impenetrabile, il delirio umano, la carezza gentile della sera. Un viaggio parallelo capace di fotografare, a parole, tutta la realtà circostante.

Cercando di non essere invano

Un linguaggio che attraversa giorni e stagioni in maniera orizzontale: la città impenetrabile, il delirio umano, la carezza gentile della sera. Un viaggio parallelo capace di fotografare, a parole, tutta la realtà circostante. Nulla viene lasciato indietro. Claudio possiede questa notevole caratteristica umana e poetica - uno sguardo attento e amorevole per il prossimo e per tutti gli aspetti che lo caratterizzano (dalla prefazione di Patrizia Baglione). Attendo che giunga nel vuoto l’azzurro, mentre un piccolo lume mi custodisce indorandomi. Non appena l’orologio ritardatario avrà cavato il sole dal ventre dell’ombra, allora saliremo su una altalena per sporcarci mani e…
Bisogna svegliarsi presto oppure fra mille anni per non morire… E tu anima mia t’eclissi.

L’amore capovolto

Bisogna svegliarsi presto oppure fra mille anni per non morire, come quando mi tentavi di baci lasciando cadere carezze sopra ogni sbaglio. In questa laguna disperata d’acqua calma non arriva nessuno a rompere gli argini per il mare aperto soltanto un languore a serrare la bocca senza nemmeno un fiore da masticare. E tu anima mia t’eclissi. Disponibile in ebook e in versione cartacea
Non è rimasto che un nome e poco altro a balenare in cielo, in terra e in ogni luogo serrandomi le palpebre al cuore come l’aria d’aprile al filo d’una voce.

Finestre

“Le finestre a volte non hanno imposte, si aprono su orizzonti ben più larghi di quelli reali” così affermava il grande scrittore Antonio Tabucchi. La silloge “Finestre” rappresenta, appunto, un aprirsi, spalancarsi su orizzonti che non sono solo quelli della realtà che ci circonda, ma anche, e soprattutto, quelli che ognuno ha dentro di sé. In questi trentacinque testi suddivisi nelle due sezioni “Occhiate” e “Testamenti” Stefano Baldinu ha voluto condividere un nuovo, intimo percorso di esplorazione, ponendosi in ascolto, forse come mai prima di adesso, di se stesso e di ciò che lo circonda. Gli affetti più cari, la…
Non una scrittrice che compone poesia ma poesia che crea e redime l’autrice. Non presuntuosi versi di nicchia ma arte viva, questo è “D’un tiranno, d’una donna, d’una vita”

D’un tiranno, d’una donna, d’una vita

Avete mai bramato la fine? Sofia Mundo lo ha fatto, scoprendo di aver bisogno di scrivere, non di morire. Non approcciatevi a “D’un tiranno, d’una donna, d’una vita” come ad un libro di poesie: è molto di più. Contiene l’immenso mistero della catarsi che si cela nella poesia, unica compagna capace di guardare dentro l’autrice, svelare ciò che i ragionamenti non riescono a comprendere. Guarda oltre, la poesia, vede dentro. Lì dove la realtà anela alla distruzione, la poesia scava fino a trovare pietà. Una tenera pietà. Non una scrittrice che compone poesia ma poesia che crea e redime l’autrice:…
Versi come confessione che da personale si trasforma in una storia del mondo, a cui accostarsi per riconoscersi, e che diventano strumenti per l’orchestra del cuore.

D come Davide. Storie di plurali al singolare

“La Poesia e la Musica / non sono cose terrestri / appartengono al Mondo Superiore.” Così scriveva il Maestro Peter Deunov. Sono anni che mi faccio perseguitare da questa idea, tanto precisa quanto instancabile, di realizzare attraverso i miei versi una forma di confessione, che dalla sua dimensione strettamente personale possa con naturalezza trasformarsi in una storia del mondo alla quale chi ha il coraggio di accostarsi possa ascoltarsi, e persino riconoscersi. Ed è arrivato il momento oggi di affidarvi i suoi frammenti, le sue “storie di plurali al singolare”, in modo che ciascuno possa ricomporli nella più bella delle…
Liriche, fresche, ispirate, dal disegno delicato. Un canto apollineo e dionisiaco offerto al lettore da una raffinata poetessa

Il respiro del glicine

Dove addimora l’anima? E in quale forma di espressione trova il varco verso nuove soglie? Senz’altro la sua libertà diviene traghettatrice di versi e sentimenti in queste liriche che prendono vita. In virtù di un vivido canto evocatore di sogni, speranze e frammenti di un’esistenza. Disponibile in versione cartacea
Come il vento soffia / incessantemente / in cerca / di una casa dove riposare, / così / il mio cuore e i miei pensieri / turbinano / senza sosta / in un anelito di serenità.

La casa del vento

“La casa del vento” è il titolo che ho dato a questa raccolta di poesie ben prima che se ne potesse concretizzare la pubblicazione. La casa che il vento cerca, ma che non trova. Si può cercarla guardandosi dentro, ma il mio io è un pozzo senza fondo dal quale estraggo troppi tasselli, troppi pezzi di un puzzle che non riesco a montare. Fuori, però, ci sono dolore e sofferenza, ci sono mani tese e bisogni a cui possiamo dare un breve, ma significativo ristoro. Probabilmente il vento non troverà mai la sua casa, perché forse non esiste nemmeno: la…
Un lungo percorso, una necessità di cambiamento rimasta inespressa per molti anni, poi, finalmente, nello specchio un sorriso.

Percorsi silenziosi

Percorsi silenziosi: una raccolta di poesie che copre un arco temporale di venticinque anni. Un lungo percorso che per tanto tempo è rimasto sottotraccia. Una necessità di cambiamento rimasta inespressa per lunghi anni perché compensata dall’appartenenza ad un nucleo familiare in cui l’autrice aveva trovato l’altra metà di sé. Percorsi che però, alla fine, irrompono nella quotidianità, stravolgendola e mettendo in luce la consapevolezza di essere, nella profondità del proprio io, altro rispetto a quello che l’evidenza corporea esprime. Abissi è la sezione che raccoglie le poesie scritte in questa difficilissima fase della vita dell’autrice: poesie sofferte, dolorose, che esprimono…
Un percorso tra versi intimi e meditazioni più riflessive con le quali Rita Angelelli affronta il tema della violenza di genere.

Ceramiche a capodanno

In un percorso tra versi intimi e meditazioni più riflessive con le quali Rita Angelelli affronta il tema della violenza di genere, questo libro fornisce una congrua immagine –in termini letterari – di quanto la cronaca giornalmente ci informa: stupri, violenze psicologiche, casi di abuso, stalking serrato, minacce sino ad arrivare all’epilogo più truce, la morte. Con un metro poetico equilibrato ricco di anafore e tautologie e un utilizzo lessicale di terminologie tecnicamente avulse al genere di riferimento, la Nostra ci parla di storie vissute e di storie degli altri, di amare vicende di dolore ed emarginazione domestica dove l’uomo…